Vernazza

Nei dintorni Vernazza Cinque Terre

Vernazza e il suo territorio, oltre a rappresentare un paesaggio marino di rara bellezza, offrono al turista numerosi spunti per una giornata all’insegna del verde e della natura incontaminata

Si può decidere così di prendere uno dei numerosi sentieri che partono dal paese verso gli altri borghi delle Cinque Terre, oppure di fare una visita al meraviglioso entroterra, ricco di storia, cultura, tradizioni, natura, e panorami indimenticabili.

  • Alle spalle dell’abitato di Vernazza troviamo il Santuario della Madonna di Reggio (310 metri s.l.m.): il santuario venne costruito nell’XI secolo, quasi sicuramente su di un edificio già esistente. Infatti, sotto il pavimento della chiesa, c’è una cripta che sembra non appartenere all’attuale conformazione della struttura.
    La Madonna di Reggio è raffigurata con un icona di origine bizantina, che la tradizione ricondurrebbe a San Luca.
    All’interno del santuario è possibile ammirare ancora oggi numerosi ex-voto a forma di vascello o veliero, testimonianza dei numerosi viaggi compiuti sui mari di tutto il mondo da parte degli abitanti delle Cinque Terre.
    Degni di nota sono la tomba di un crociato, che si trova nel sagrato della chiesa, e il sarcofago in marmo che raccoglie l’acqua proveniente da un mascherone, anch’esso di marmo, il quale fu scoperto casualmente dopo il crollo di un albero.
    Il vasto piazzale antistante la chiesa offre un ottimo punto di osservazione su tutta la costa, permettendo così di poter ammirare il meraviglioso panorama che da esso si gode.

  • Nell’entroterra di Vernazza, immerso tra boschi di castagni, sorge l’abitato di Pignone, il cui territorio divide le Cinque Terre dalla famosa Val di Vara, meglio nota come “valle dei borghi rotondi”. Il paese ha origini molto antiche: vi sono stati trovati reperti archeologici risalenti all’Età del Bronzo.
    Il borgo raggiunse la massima importanza durante il Medioevo, di cui conserva l’antica loggia in centro paese. In questo periodo passò sotto il dominio dei Malaspina, dei Vescovi di Luni, dei Fieschi e della Repubblica di Genova.
    Da visitare la Chiesa di Santa Maria Assunta, che sorge sulla piazza principale, e la caratteristica chiesetta della Madonna del Buon Consiglio, meglio conosciuta come Madonna del Ponte. Il nome è dovuto al fatto che di fianco alla chiesa si poteva ammirare un bellissimo ponte romano, interamente crollato nel 1966. Questa chiesa risale al 1640: la tradizione vuole che, nel mese di maggio, gli abitanti di Pignone percorrano in processione la strada fino alla chiesa per portare l’immagine della Madonna del Buon Consiglio fino alla sua chiesa d’origine.
    Vicino a Pignone sorge il piccolo borgo medievale di Casale, che merita anch’esso una breve visita. Tutta la zona è interessata da fenomeni carsici: vi troviamo la Grotta Grande di Pignone, oltre che miniere ormai abbandonate di manganese e rame nelle località di Villa e Faggiona.

  • Un altro santuario, di notevole importanza poiché considerato uno tra i più antichi d’Italia e sicuramente il più antico della Liguria, è quello dedicato alla Madonna di Soviore (470 metri s.l.m.), che si trova alle spalle dell’abitato di Monterosso. Questa chiesa è una delle più visitate all’interno del Parco Nazionale delle Cinque Terre, soprattutto in corrispondenza dei festeggiamenti del 15 agosto.
    La tradizione narra che, in un periodo non precisato a cavallo del VII secolo d.C., gli abitanti dell’antico borgo etrusco di Albereto, minacciati dalle incursioni barbariche, fuggirono nascondendo sotto terra un’immagine della Madonna, proprio nei pressi del luogo dove oggi sorge il Santuario. Quasi un secolo dopo l’immagine venne ritrovata, e gli abitanti del luogo decisero di costruire una chiesa per commemorare il ritrovamento.
    La struttura attuale risale al 1300, sebbene recenti scavi abbiano portato alla luce i resti di una sottostante chiesa più piccola risalente al VIII secolo d.C., ma nel 1800 vennero apportate importanti modifiche.
    Nel 1974 la Madonna di Soviore è stata proclamata Patrona della Diocesi di La Spezia, Brugnato e Sarzana, riconoscimento che ne delinea ancor più la già elevata importanza.
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